Alitalia, stipendi di maggio in ritardo: "Sarà pagato solo il 50 per cento"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Alitalia, stipendi di maggio in ritardo

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Alitalia, gli stipendi di maggio in ritardo. I commissari: “Sarà pagato solo il 50 per cento”. I sindacati: “Basta rinvii”.

ROMA – Ancora ritardi sugli stipendi dei dipendenti di Alitalia. Come riportato dall’Ansa, i sindacati hanno fatto sapere ai lavoratori che il 28 maggio sarà pagato solo il 50% della retribuzione. Il resto dovrebbe arrivare subito dopo il 3 giugno con i soldi stanziati con il decreto Sostegni.

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Una situazione che, nonostante un accordo trovato con l’Unione Europea per la ripartenza, continua ad essere molto critica.

La nota dei commissari

Ad annunciare il ritardo degli stipendi sono stati i commissari in una nota. “A seguito dell’approvazione del finanziamento per Alitalia – si legge – ed in attesa dei tempi necessari alla effettiva erogazione dello stesso, provvediamo in ogni caso al pagamento, con valuta 28 maggio, del 50% degli stipendi. Stiamo lavorando per accelerare il pagamento del rimanente 50%, che sarà accreditato non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate per la compagnia“.

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I sindacati

Dura la reazione dei sindacati. “I commissari – si legge in una nota – hanno ribadito che ad oggi non sono giunti nelle casse i 100 milioni stanziati dal decreto sostegni bis e neanche i 50 milioni annunciati il mese scorso dal ministro Giorgetti, il tutto ascrivibile alla burocrazia. La compagnia si è impegnata ad attivare subito l’erogazione del 50% delle retribuzioni con le disponibilità di casse residue. Si è deciso di mantenere aperto il tavolo per procedere al più presto, una volta avuta certezza sull’esigibilità delle risorse stanziate dal governo, all’erogazione del restante 50%, nei primi giorni del mese di giugno, indicativamente entro il 3 giugno“.

Nell’incontro tra i sindacati e i commissari le parti sociali hanno “ribadito come la certezza delle retribuzioni sia elemento imprescindibile ed indicativo del rispetto dei lavoratori e non possono essere tollerati ulteriori ritardi“. Un braccio di ferro destinato a durare ancora per diverse settimane.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2021 15:15

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